Riflessioni sull’uso della Pallestra con una bambina pluriminorata.

F. CHIAIA, 1998

Agli inizi di quest’anno ho iniziato un intervento di logopedia con A.. Si tratta di una bambina di otto anni pluriminorata, ipovedente con tratti autistici. A livello di comunicazione sono presenti solamente dei vocalizzi spesso emessi con il flusso d’aria inspiratorio e suoni poco articolati. Dopo un periodo iniziale di osservazione…

La Pallestra é innanzitutto una situazione capace di suscitare l’interesse delle persone: il suo set é una realtà che fa venir voglia di muoversi, di giocare, di sperimentare le proprie capacità psico-motorie, di manipolare, ma anche é una realtà che sa dare regole precise perché é un materiale duttile che crea una ricerca sui propri confini corporei e nel rapporto con l’altro. Il bambino può giocare da solo nelle palline, provare gioia a stare………

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